Storie

Come amare e farsi amare

Ivan Cotroneo - Roma
Come amare e farsi amare

In realtà potrebbe essere tutto molto semplice. Come in un teorema, o in un ragionamento di logica elementare.

A: Amare ed essere amato è l’unica cosa per cui valga la pena vivere.

B: Non puoi amare e non puoi essere amato se non lasci che gli altri ti conoscano per quello che sei.

C: Se non lasci che gli altri ti conoscano per quello che sei, in questa vita non amerai veramente e nessuno ti amerà.

Vorresti mai ritrovarti in un posto che somiglia al punto C?

Che senso ha vivere, se non puoi abbandonarti tra le braccia di qualcuno, amico, marito, moglie, amante, fidanzato, fratello, che sa quello che sei?

Non c’è altra strada. Non è una vera scelta. Nascondersi non è un’opzione, perché essere infelici o scegliere di non essere amato e di non amare non può essere un’opzione.

Però uscire allo scoperto ti fa paura. Perché vivi in un paese, e in un mondo, in cui ti arrivano, continuamente e da ogni direzione, messaggi che dicono essenzialmente questo: se sei gay, nessuno ti amerà. Non i tuoi amici, non i tuoi genitori, non i tuoi parenti, non le persone che incontrerai sulla tua strada. Se sei gay, se ammetti di essere gay, la tua vita sarà più difficile, più faticosa. Sarai discriminato. È un argomento che ti viene ripetuto, impossibile da ignorare, difficile da mettersi alle spalle. E mi indigna che nel paese in cui vivo, oggi, nell’anno 2013, un omosessuale venga discriminato in mille modi diversi, alcuni violentemente palesi. In particolare mi indignano gli insulti criminali che volano verso chi non ha ancora le spalle forti per sorreggerli. Gli scherzi, anche quelli apparentemente innocenti, che hanno come oggetto, ma sarebbe meglio dire come vittima, chi sta ancora cercando di capire chi è veramente.

Credo che buona parte del mio lavoro di narratore di storie tenga ben presente questa situazione, e si muova da questa indignazione. Credo che molte delle cose che ho scritto cerchino di dire: non sei solo.

Questa volta, in queste righe, ho l’occasione di dirlo direttamente.

Non sei solo.

Siamo in tanti. Siamo qui.

Si fa una gran fatica a conoscersi, si fa una grandissima fatica ad ammettere i propri desideri e le proprie passioni, specie se non sono condivise dalla maggioranza delle persone, specie se alcune di quelle persone ti fanno sentire che i tuoi desideri e le tue passioni sono sbagliate.

Come molti, anche io ho avuto paura. Come molti, per un periodo della mia vita mi sono nascosto, prima di tutto a me stesso. Come molti, ho sofferto.

Eppure a un certo punto le cose cambiano, in effetti, e cambiano in meglio. E cambiano solo quando smetti di avere paura, quando porti quello che sei agli altri. Solo allora, diventa tutto migliore. Non necessariamente più facile, almeno non subito, ma migliore per te.

Ci sarebbero decine di analogie o metafore da usare: quando smetti di fingere, prima di tutto con te stesso, diventi più leggero. Cammini senza un peso sulle spalle. Smetti di andare a dormire con la sicurezza di stare ingannando gli altri e soprattutto te stesso. Vivi per la prima volta. Richiede coraggio, a volte molto coraggio. Ma ripaga tantissimo.

Non ci sono tante scelte. Io volevo disperatamente amare, e volevo essere amato, e quando ho smesso di fingere di essere un’altra persona ho potuto almeno iniziare a provarci.

Non ti viene voglia di cominciare subito? E di farlo sapere al mondo, che hai intenzione di amare e di essere amato, e di lottare per questo?

Perché, in questo caso, ti aspetta il punto D di quell’elementare ragionamento logico dell’inizio.

Eccolo qui.

D: Se lasci che gli altri ti conoscano per quello che sei, allora amerai e sarai amato. Il punto D non è solo un punto, o la quartultima riga di questo testo. È la tua vita, e ti sta aspettando.

Ivan Cotroneo è nato a Napoli nel 1968. È scrittore e traduttore per l’Italia delle opere di Michael Cunningham e Hanif Kureishi. Scrive per il cinema, la televisione, il teatro e la radio. Ha pubblicato i romanzi Il re del mondo (2003), Cronaca di un disamore (2005), La kryptonite nella borsa (2007) – da cui è tratto l’omonimo film con cui ha debuttato alla regia cinematografica – e Un bacio (2007). Tra i programmi televisivi di cui è stato autore, L’Ottavo nano, Parla con me, Tutti pazzi per amore e la web series Una mamma imperfetta. Ha lavorato a numerose sceneggiature cinematografiche, tra cui L'uomo che ama e Viaggio sola, di Mariasole Tognazzi, Io sono l'amore di Luca Guadagnino, Mine vaganti di Ferzan Ozpetek.

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